Lo psicologo è una delle professioni con albo di cui abbiamo parlato nell’ultimo articolo https://www.simonebottiglia.it/professionisti-con-albo-tutto-quello-che-devi-sapere/.
In questo articolo ti spiego quali sono gli adempimenti necessari per poter avviare l’attività professionale e vedremo infine come funziona il “bonus psicologo 2022”.
Iniziamo col dire che per avviare l’attività libero professionale di psicologo sono necessari 3 requisiti: avere una laurea in psicologia, superare l’esame di stato e iscriversi all’albo degli psicologi.
Con questi tre requisiti professionali puoi iniziare la tua attività come libero professionista e aprire finalmente il tuo studio.
Aprire la partita iva
Per iniziare dovrai aprire la partita iva, per farlo è necessario compilare e inviare il modello AA9/12 all’Agenzia delle Entrate. Nel modello dovrai indicare i tuoi dati anagrafici, la sede dello studio, il codice Ateco ossia il codice che identifica la professione dello psicologo che nel tuo caso sarà 86.90.30 (attività svolta da psicologi) e il regime fiscale che intendi adottare, in particolare potrai selezionare l’opzione per il regime forfettario oppure scegliere di avviare l’attività con il regime semplificato (su questo aspetto ti rimando agli articoli dedicati per capire le differenze – https://www.simonebottiglia.it/il-regime-semplificato-per-professionisti-e-ditte-individuali/ – https://www.simonebottiglia.it/risparmiare-con-il-regime-forfettario/).
La ricevuta dell’agenzia contiene il numero di partita iva e arriva dopo poche ore dalla richiesta.
L’iscrizione all’ENPAP
Il passo successivo è l’iscrizione all’ENPAP, la cassa previdenziale degli psicologi. Per l’iscrizione puoi consultare il sito https://www.enpap.it/. L’iscrizione è obbligatoria e in seguito dovrai versare alla cassa i contributi previdenziali per lo svolgimento dell’attività professionale e che matureranno la tua pensione.
L’importo dei contributi che dovrai pagare può essere diviso in tre componenti: il contributo soggettivo, il contributo integrativo e il contributo di maternità.
Il contributo soggettivo è pari al 10% del reddito prodotto nell’anno con un minimo di 780 euro, questo significa che dovrai versare in ogni caso il contributo minimo annuale di 780 euro nel caso in cui il 10% del reddito professionale sia inferiore a questo importo. La percentuale del 10% può essere aumentata a scelta del professionista per poter beneficiare di una pensione più alta. Per gli iscritti da meno di 3 anni il contributo minimo è pari a 260 euro proprio per facilitare i giovani neo iscritti che stanno avviando l’attività.
Il contributo integrativo corrisponde all’importo che devi addebitare ai clienti su ogni fattura che emetti ed è pari al 2% del compenso. L’importo così incassato lo verserai successivamente all’ENPAB.
Il contributo di maternità deve essere versato da tutti gli iscritti ed è pari a 105 euro.
La fattura elettronica
Dal 1 luglio 2022 tutti i professionisti con partita iva in regime forfettario sono obbligati ad emettere le fatture in formato elettronico se nell’anno precedente hanno avuto ricavi maggiori di 25.000 euro ma attenzione!
Sono escluse da questo obbligo tutte le professioni sanitarie nel caso in cui la fattura sia rivolta direttamente al paziente. Subentrano infatti tutti gli obblighi di rispetto della privacy quindi in tutti questi casi l’invio della fattura elettronica all’agenzia delle entrate è vietato. Anche per lo psicologo vale questa regola.
L’invio dei dati al sistema TS
Rimane obbligatorio invece l’invio dei dati delle fatture al cosiddetto “Sistema TS (Tessera Sanitaria).
In particolare dovrai comunicare tutti i dati delle prestazioni sanitarie svolte e fatturate nei confronti dei pazienti come il codice fiscale, il numero e la data della fattura, l’importo, la data di pagamento e la modalità di pagamento (contanti o elettronico).
L’invio di questi dati si è reso necessario per poter compilare i quadri relativi alle spese sanitarie dei contribuenti che utilizzano la dichiarazione precompilata. L’agenzia quindi riceve questi dati e procede anno per anno alla preparazione delle precompilate che saranno poi rese disponibili nell’area riservata di ogni contribuente.
Le scadenze di questo adempimento sono per ora semestrali quindi entro il 30 settembre dovrai inviare i dati delle fatture emesse dal 1 gennaio al 30 giugno mentre entro il 31 gennaio dovrai inviare i dati delle fatture emesse dal 1 luglio al 31 dicembre.
Bonus psicologo 2022
Per il 2022 il governo ha approvato un bonus specifico a sostegno delle spese per le sessioni di psicoterapia svolte presso psicologi e psicoterapeuti iscritti all’albo.
Il contributo massimo concesso è di 600 euro e si differenzia in base all’ISEE.
La domanda può essere fatta sul sito dell’Inps entro il prossimo 24 ottobre data a partire dalla quale verranno stilate le graduatorie per i beneficiari.
Il contributo può essere utilizzato per coprire le spese delle sessioni di psicoterapia soltanto presso gli specialisti che hanno comunicato l’adesione all’iniziativa al Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Psicologi e che sono quindi inseriti nell’elenco consultabile sul sito inps dedicato.
Si tratta sicuramente di un’ottima opportunità anche per gli psicologi che hanno appena avviato l’attività, ma per poter offrire ai propri clienti questa agevolazione dovrai procedere con l’iscrizione che ti ho appena indicato. Un’ulteriore adempimento che però può dare importanti frutti in termini di fatturato tenendo sempre sotto controllo il limite di compensi annuali previsto per rimanere nel regime forfettario.
Di cosa hai bisogno per iniziare
Il consiglio che posso darti, anche alla luce del bonus 2022, è quello di non perdere mai di vista l’andamento della tua attività e per farlo hai bisogno di una consulenza costante durante tutto l’anno.
Solo così riuscirai a giocare d’anticipo e non andare incontro a brutte sorprese a fine anno.
Per domande o per una consulenza su questo argomento puoi compilare il form qui sotto.