Il 2024 si presenta con nuove opportunità per i contribuenti italiani, in particolare per coloro che aderiscono al regime forfettario. Tra le novità più rilevanti c’è l’introduzione del “Concordato Preventivo Biennale”, una misura che punta a semplificare il rapporto con il Fisco e garantire maggiore certezza in materia di imposte dovute.
In questo articolo, analizziamo i principali aspetti del concordato preventivo biennale 2024.
Cos’è il Concordato Preventivo Biennale?
Il concordato preventivo biennale è un accordo tra il contribuente e l’Agenzia delle Entrate, che permette di determinare in anticipo l’ammontare delle imposte dovute per l’anno d’importa 2024. Questa misura è pensata per ridurre la complessità burocratica e fornire una maggiore stabilità fiscale ai contribuenti, in particolare a coloro che aderiscono al regime forfettario, che rappresenta una parte consistente delle piccole imprese e dei liberi professionisti italiani.
Requisiti di Accesso
Per poter aderire al concordato preventivo biennale nel 2024, il contribuente forfettario deve soddisfare specifici requisiti stabiliti dalla normativa:
- 1. Regolarità Contributiva e Fiscale: Il contribuente deve essere in regola con gli adempimenti fiscali e contributivi. Ciò implica che non devono esserci pendenze significative (superiori a 5000 euro) con l’Agenzia delle Entrate o con altri enti fiscali, come INPS o INAIL.
- 2. Assenza di Procedure Concorsuali: Non possono aderire al concordato i contribuenti che risultano coinvolti in procedure concorsuali, come fallimenti o liquidazioni coatte, al momento della richiesta.
- 3. Durata dell’Attività: Generalmente, l’attività deve essere stata avviata da almeno due anni, per garantire che ci sia una base solida e verificabile su cui l’Agenzia delle Entrate può determinare gli importi concordati. Sono escluse quindi le partite iva aperte nel 2023.
- 4. Dichiarazioni dei redditi regolarmente presentate negli ultimi 3 anni: nel 2021, 2022 e 2023 la dichiarazione dei redditi presentata regolarmente
- 5. Passaggio a semplificato: il cpb è escluso a chi passa in regime semplificato nel primo anno di applicazione (ad esempio se nel 2023 hai superato gli 85000 euro di fatturato)
Come Funziona il Concordato
Una volta ottenuto l’accesso al concordato, il contribuente e l’Agenzia delle Entrate concordano preventivamente un importo forfettario per le imposte dovute per l’anno 2024, indipendentemente dall’andamento effettivo dell’attività. Questo consente di pianificare in anticipo e di avere maggiore certezza sugli obblighi fiscali, con una conseguente riduzione del rischio di accertamenti e sanzioni.
Cause di Decadenza
Il concordato preventivo biennale, per quanto vantaggioso, non è immune da cause di decadenza, che possono comportare la perdita del beneficio. Tra le cause principali troviamo:
- 1. Superamento del Limite dei Ricavi: Se il contribuente, durante il periodo concordato, supera il limite dei ricavi di 150000 euro, decade automaticamente dal concordato. In tal caso, sarà obbligato a versare le imposte secondo il regime ordinario. Se invece il fatturato è compreso tra 85000 e 100000 euro non ci sono problemi per l’adesione.
- 2. Irregolarità Fiscali: La mancata regolarità negli adempimenti fiscali o il mancato pagamento delle imposte concordate può comportare la decadenza dal concordato. Questo include anche la presentazione di dichiarazioni fiscali incomplete o non veritiere.
- 3. Inadempimenti Contributivi: Non rispettare gli obblighi contributivi, come il pagamento regolare dei contributi INPS, può causare la decadenza dal concordato.
Cause di Cessazione
Oltre alla decadenza, ci sono anche casi in cui il concordato preventivo biennale cessa per cause naturali o volontarie:
1. Cessazione dell’Attività: Nel caso in cui il contribuente cessi l’attività professionale o imprenditoriale, il concordato cessa automaticamente, in quanto non vi sono più ricavi da tassare.
2. Passaggio ad Altro Regime Fiscale: Se il contribuente decide di optare per un regime fiscale diverso da quello forfettario, il concordato biennale viene automaticamente meno.
3. Modifiche dell’inquadramento: se si cambia codice ateco e questo determina un nuovo coefficiente di redditività
4. Ricavi o compensi superiori a 150000 euro
Vantaggi del Concordato Preventivo Biennale
I vantaggi del concordato preventivo per i forfettari sono molteplici:
- Pianificazione Fiscale: Conoscere in anticipo l’importo delle imposte per due anni consente di pianificare con maggiore serenità i flussi finanziari dell’impresa o dello studio professionale.
- Riduzione della Burocrazia: Il concordato riduce i contenziosi fiscali e i controlli, rendendo il rapporto con l’Agenzia delle Entrate più snello.
- Stabilità Fiscale: Grazie alla fissazione di un importo forfettario, si elimina il rischio di variazioni improvvise nelle imposte dovute in caso di fluttuazioni dei ricavi.
Il Concordato Preventivo Biennale rappresenta una soluzione interessante per i contribuenti forfettari che desiderano maggiore certezza e stabilità nella gestione fiscale. Tuttavia, è fondamentale comprendere appieno i requisiti di accesso e le cause che possono portare alla decadenza o cessazione del concordato. La consulenza di un commercialista esperto è essenziale per valutare l’opportunità di aderire a questa misura e per gestire correttamente l’intero processo.
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