Come ormai già saprai il recente “decreto aiuti” ha previsto un bonus una tantum di 200 euro anche per le partite iva.
Vediamo di rispondere a tutte le domande riguardo questo contributo.
A cosa è dovuto?
Lo scopo di questo aiuto è quello di contrastare l’aumento dei prezzi generalizzato che caratterizza questo periodo soprattutto nel campo energetico. La platea di beneficiari del bonus è molto ampia e comprende i lavoratori dipendenti e i pensionati che hanno già ricevuto l’accredito nel mese di luglio e le partite iva per un totale di circa 28 milioni di italiani.
Quali sono i requisiti per le partite iva?
Per quanto riguarda le partite iva l’erogazione del bonus avviene da parte dell’INPS e delle specifiche Casse previdenziali di settore ma per poter fare la richiesta bisogna rispettare i requisiti previsti dal decreto, ovvero:
- 1- Avere percepito nel 2021 un reddito complessivo (non il fatturato) non superiore a 35 mila euro
- 2- Avere aperto la partita iva entro maggio 2022
- 3- Avere eseguito almeno un versamento, totale o parziale per la contribuzione
- 4- Essere iscritto ad una delle gestioni previdenziali INPS o ad una cassa previdenziale specifica.
- 5- Non avere percepito già il bonus 200 euro perché dipendente
- 6- Nel caso di contemporanea iscrizione a diversi enti previdenziali (INPS e cassa) di non avere presentato domanda ad altra forma di previdenza obbligatoria
Il requisito che probabilmente creerà qualche problema per più di qualcuno è il terzo e ti spiego perché, le partite iva iscritte alla gestione separata inps che hanno aperto nei primi mesi del 2022 ma comunque entro maggio, ad oggi, non hanno versato ancora contributi poiché in questo specifico caso i contributi vengono versati insieme ai saldi e acconti delle imposte ossia a partire da giugno del prossimo anno. Chi si trova in questa situazione non potrà richiedere il contributo.
Dove fare domanda e come?
I lavoratori autonomi e i professionisti senza cassa previdenziale potranno fare richiesta nell’apposita sezione sul sito dell’INPS.
Chi è iscritto ad una specifica cassa previdenziale professionale potrà invece fare richiesta sul sito della cassa.
Veniamo ora al tasto dolente, la modalità di richiesta.
Ha fatto storcere il naso a molti ma la modalità scelta per poter erogare il contributo è quella del “click day”, come si dice… “chi prima arriva meglio alloggia”.
Proprio per questo e per via del fatto che per poter accedere al modulo di richiesta è necessario lo Spid la CNS o la Carta d’identità elettronica è difficile che il commercialista potrà richiederlo per
conto del cliente, si perderebbe infatti tempo prezioso per inoltrare la domanda. Saremo un po’ tutti ai blocchi di partenza per collegarci e fare la richiesta nel minor tempo possibile.
Senza aggiungere altro possiamo dire che questa procedura è quantomeno “odiosa”.
Si ma quando si potrà fare richiesta?
L’unica certezza è che sarà possibile presentare domanda nel mese di settembre ma una data ufficiale ancora non c’è.
Attendiamo fiduciosi ma nel frattempo, se vuoi essere informato non appena questa sarà ufficializzata puoi scrivermi un messaggio tramite la mia sezione CONTATTI, lasciando una mail di riferimento, ti invierò un messaggio per informarti il prima possibile della data ufficiale del click day!
AGGIORNAMENTO al 13-09-2022
L’ultima notizia è che, per fortuna, non ci sarà un click-day almeno per i lavoratori autonomi iscritti alle casse.
L’ADEPP, associazione delle casse private, ha comunicato che la scadenza delle domande per il bonus di 200 euro per i professionisti iscritti ad una cassa previdenziale professionale non sarà fissata prima del 20 settembre.
Si aspetta quindi la pubblicazione in gazzetta ufficiale del decreto e a partire da quella data, entro 2 giorni verrà comunicata l’apertura dei termini per poter presentare la domanda che scadranno in ogni caso il 30 novembre.
Non ci sarà un vero e proprio click day perché le risorse disponibili sono sufficienti a garantire la possibilità di ottenere il bonus a tutti gli iscritti.
Ancora nessuna notizia trapela invece sul fronte Inps, per gli autonomi iscritti all’Ente bisogna aspettare nuovi aggiornamenti a riguardo.